Io, Salvatore

Alla ricerca continua di nuovi sapori che si intreccino perfettamente con le mie origini, alla mia isola, creando qualcosa di autentico e mai banale.
– Chef Salvatore Aprea – 

Terminati gli studi, la voglia di nuove esperienze conduce Salvatore “fuori dall’isola”.

 All’“Hotel De Russie” di Roma sotto la guida dello chef Nazzareno Menghini, maestro ed amico che per 3 lunghi anni di formazione, duro lavoro e rigidi standard qualitativi, ha permesso ed apprendere segreti di una cucina tradizionale ma raffinata, coltivando amicizie e legami professionali che si consolidano ancora oggi.

Oltre il talento e la passione

Dopo Roma, il ritorno sull’isola di Capri, in cucina al gettonatissimo ristorante “Lido del Faro” per poi ripartire in direzione California per un’esperienza formativa di 3 mesi. Un percorso internazionale che apre le porte al pronto ritorno in Italia ed alla grande opportunità professionale sotto la guida dello chef Valentino Marcatillii al ristorante “San Domenico” di Imola, 2 stelle Michelin e vera istituzione nel settore dell’alta cucina dove Chef Salvatore Aprea lascia “nu piezz’ e core”.

Si ritorna a casa

Nel 2013 ecco l’opportunità per ritornare in direzione della sua amata isola di Capri e riprendere le redini dello storico locale di famiglia, il ristorante “Da Tonino”, iniziando così una grande avventura che ancora oggi lo chef mantiene viva con successo e che vuole trasmettere attraverso i suoi piatti. Una nuova filosofia di cucina che abbraccia la cultura culinaria del territorio ma con grande attenzione a nuovi sapori e prodotti di stagione che possano combinarsi e creare qualcosa di unico. Una location elegante, immersa nel verde e nella natura di Capri che affascina per la sua bellezza con il suo bellissimo orto, per poi arricchire una nuova esperienza di gusto con la cantina vini più grande dell’isola, custodendo circa 2200 etichette da tutto il mondo.

Nonostante una cucina fortemente legata al territorio questo non ha placato la voglia di poter girare ed esplorare nuovi orizzonti culinari. Durante le pause invernali si coglie sempre l’occasione per fare esperienza, come quella in 2017 al Eleven Madison Park di New York, primo ristorante al mondo per le “50th best restaurant in the world” oppure come quella maturata dal 2022 ad oggi grazie alla community “Les Collectionneurs“, un fantastico gruppo di settore con professionisti e strutture ristorative in tutta Europa. Un percorso coronato negli anni da numerosi riconoscimenti come l’inserimento del suo ristorante in 2016 nella prestigiosa Guida Michelin e nel 2022 con l’assegnazione di 3 cappelli nella guida ristoranti L’Espresso.